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Io … Lidia

Lidia Cardinale vive intensamente il mondo della moda da vent’anni, tra appaganti successi e idee sempre nuove, con una costante voglia di mettersi in gioco e con la giusta determinazione per affrontare le sfide. Originaria del profondo sud, come lei stessa ama definirsi, si trasferisce a Milano dove di diploma all’Accademia di Brera, per poi insegnare educazione artistica per vent’anni; si sposa molto giovane e ha due figli, Michele e Andrea Russo, di cui è innamorata, promotori anch’essi di una linea di abbigliamento, per giovani, “anEmy”. La moda e gli abiti hanno sempre fatto da sfondo alla sua carriera, prima come passione, dipingendo tessuti per le amiche, per poi diventare la sua unica e desiderata attività. Nel 1985 nasce, infatti, “Lidia Cardinale”, un nome che oggi significa abiti di alta moda, da sposa e prèt-a-porter, un nome che richiama la bellezza femminile, un nome che aleggia nelle passerelle di Milano e che, ora , sta esplorando nuovi mercati esteri, come Arabia Saudita, Cina e Russia. Donna di successo e membro dell’associazione AIDDA, ha ricevuto il premio come imprenditrice bresciana dell’anno il 19 settembre. Oggi vive a Brescia e, nel suo Atelier di via Leonardo Da Vinci, si racconta.

Un’attrazione, per la moda, che si trasforma in attività di vita. Come è noto questo percorso?
“Dopo aver disegnato alcuni abiti per le mie amiche, personalizzando i loro tessuti, ho cominciato io stessa a far confezionare  abiti e camicie, che vendevo in casa. La risposta positiva alla creazioni è stata la prima spinta per allargare l’attività, per cui nel 1985 ho aperto il mio primo Atelier, all’Euroresidence. Nel 1986 c’è stata la prima sfilata con le mie clienti, al Sullivan a Ponte S. Marco, in occasione di una festa di Carnevale. Da quel momento è stato tutto un crescendo e, ciò che era iniziato come un gioco, stava diventando un’attività davvero importante, consolidata dal trasferimento in centro a Brescia, in via Leonardo Da Vinci 62, ormai diventato il mio quartiere generale e dove lavoro accanto ai miei figli”.

Brescia, una città sofisticata e pretenziosa nei gusti. Come è stata l’accoglienza?
“I Bresciani mi hanno aiutato moltissimo, apprezzando il modo di essere e la mia solarità. Guadagnando la loro stima, sono riuscita ad entrare facilmente nei loro cuori. Le mie clienti sono amiche e mi piace accogliere nel mio Atelier come nel salotto di casa mia, sorseggiando caffè, ala scoperta dei loro gusti e desideri. Mi piace guidarle nella scelta di un capo esclusivo che le renda uniche e che esalti la loro femminilità. Viviana Beccalossi è, ad esempio, una delle mia più care amiche clienti e la gioia più grande e la loro gioia più grande è la loro soddisfazione, attraverso un contatto diretto e passionale”.

Abiti, modo e passerelle. Un mondo variopinto..
“una giungla affascinate, direi. Da quattro anni sfiliamo a Milano Collezioni, un’esperienza che prevede costi e sacrifici, ma che offre soddisfazioni immense che mi hanno, addirittura, portato a sfilare i miei capi in due prestigiose trasmissioni della Rai, come Uno Mattina con Roberta Capua e casa RaiUno con Massimo Giletti e Katia Novanta, una persona davvero deliziosa e che, spesso, in televisione, porta i miei abiti”.

Come identifica la donna che veste “Lidia Cardinale”?
“Ogni donna deve crearsi la propria moda con personalità. La mia donna non ha età: io sono lì per aiutarla a vestirsi secondo il suo corpo, i suoi capricci e le sue esigenze. Il 25 settembre, a Milano, abbiamo presentato la nuova collezione primavera-estate 2004/2005, con un tema chiamato “L’atmosfera mediterranea” che, tradotto in abiti, significa colori solari e sensazioni forti, caratterizzate da stampe floreali, direttamente create da noi. Una sofisticata mescolanza tra l’elegante e l’originalità, dove tinte calde e accese dipingono abiti dai tessuti pregiati, dalle linee contrastanti, curati nei dettagli sartoriali. La mia è una donna piena di gusto, che veste giorno e sera con la stessa disinvoltura”.

Ogni creazione è un’idea che prende corpo tra gioie e fatiche .. chi ha al suo fianco?
“Sicuramente la mia famiglia, i miei figli e mio marito che, per accompagnarmi in questo progetto, ha lasciato il suo lavoro. Non posso dimenticare le mie clienti, che sono il punto di riferimento e di ispirazione, ogni volta che mi siedo al tavolo, armata di fogli e matite per disegnare le nuove collezioni, forse questo accade anche perché, in breve tempo, da clienti si sono tramutate in vere amiche. Un pensiero speciale va a Paola Bulbarelli, giornalista de “il Giornale”, una donna che mi ha dato grande sostegno nei momenti di difficoltà e una forza di spirito davvero concreta, ed a Emanuela Montezemolo, colei che cura tutto il nostro lavoro d’immagine di marchio. Trovare personaggi con cui si ha un giusto connubio e idee comuni, aiuta in tutto il tuo crescere”.